la depressione nell'anziano

La depressione nell’anziano è un problema spesso sottovalutato a causa di numerosi pregiudizi. Spesso difatti si è portati a pensare che sia normale una certa quota di tristezza con l’invecchiamento.

La depressione nell’anziano è molto frequente, conosci i fattori di rischio e i sintomi principali?

Quando si parla di depressione nell’anziano si fa sempre un po’ di fatica: non tutti sono abituati a credere che possa esserci un disagio psicologico anche in età avanzata.

In realtà l’invecchiamento è una tappa molto delicata del nostro ciclo vitale, si tratta dell’ultimo passaggio da affrontare e in quanto tale richiede un processo di adattamento.

Da un lato si acquisiscono nuovi ruoli in qualità di nonni, dall’altro sono tanti i cambiamenti in corso.

Qualche anziano potrebbe fare difficoltà ad accettare la sua vecchiaia con il lento decadimento fisico e psicologico che essa stessa comporta.

La depressione nell’anziano: possibili cause

Sono tante le cause che possono determinare la depressione nell’anziano.

Il modo in cui viene gestito e affrontato il passaggio alla vecchiaia dipende da vari fattori: dallo stile di vita e dalla personalità dell’anziano, le sue condizioni economiche, le risorse familiari a cui poter attingere, lo stato di salute.

Se una o più condizioni risultano difficoltose o mancanti, è molto alta la possibilità che la persona sviluppi una serie di preoccupazioni e paure che a lungo andare potrebbero degenerare in una depressione senile.

Immagina un anziano che si trovi a dover affrontare la morte del coniuge, gravi condizioni economiche e una malattia cronica. Queste sono situazioni molto frequenti e non è detto che la persona riesca a trovare dentro di sè la forza e l’energia per fronteggiarle.

Sintomi della depressione nell’anziano

E’ molto difficile riconoscere la depressione nell’anziano perchè non sempre compaiono sentimenti di tristezza.

Tuttavia la depressione senile è tra le forme di disagio psicologico più frequenti superati i 65 anni di età.

Fai attenzione a questi campanelli d’allarme:

  • Tono dell’umore basso
  • Senso di stanchezza e affaticamento
  • Perdita di interesse per i propri hobby o passatempi
  • Ritiro sociale e isolamento
  • Perdita di peso e/o perdita di appetito
  • Disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi, insonnia, dormire troppo, sonnolenza diurna)
  • Perdita di autostima (si sentono un peso inutile)
  • Ossessione sulla morte, le malattie e l’invalidità

In alcuni casi la depressione nell’anziano è più mascherata e compaiono solo sintomi di natura organica, come perdita di appetito, disturbi gastro-intestinali, problemi di memoria.

Un anziano depresso raramente verrà a chiederti aiuto, spesso è convinto che sia normale provare questi sentimenti.

Inoltre c’è una certa riluttanza a considerare il disagio psicologico come qualcosa degno di essere compreso e curato, per cui sta alla sensibilità dei familiari capire quando è bene rivolgersi ad un medico.

Lutti e perdite della vecchiaia

Durante la vecchiaia gli anziani devono fare i conti con numerose perdite e sono proprio queste a rendere le persone più vulnerabili.

La prima importante perdita è quella legata al pensionamento, che trascina con sè la perdita del proprio ruolo a livello sociale e spesso si accompagna a sentimenti di inutilità.

E’ difficile rimettersi in gioco e trovare nuovi interessi da coltivare che non siano associati ad una produttività economica.

E’ come se si dovesse rinunciare all’identità di colui che garantisce il sostegno finanziario della famiglia.

A questa perdita ne seguono altre legate alla propria salute: l’invecchiamento produce una perdita di energia, di agilità, spesso anche di memoria e di concentrazione. Bisogna accettare di non poter fare le stesse cose che si facevano un tempo.

Le perdite più gravi e pesanti sono sicuramente quelle di tipo affettivo: la morte del proprio coniuge, di altri parenti ed amici.

Tutti questi lutti evocano continuamente il fantasma della morte e la persona potrebbe sentire di essere arrivata alla fine, come se non fosse rimasto altro che attendere la propria morte.

A volte, soprattutto in seguito alla perdita del coniuge, i familiari potrebbero confondere una depressione senile con il lutto. In realtà i sintomi sono molto diversi, soprattutto per la loro durata.

Approfondisci: Come affrontare la morte di una persona cara

La depressione nell’anziano si caratterizza per una cronicità dei sentimenti di tristezza e degli altri sintomi, mentre nel lutto ci sono varie fasi di elaborazione che lasciano comunque lo spazio alla serenità e alla ripresa della propria vita.

Il supporto dei familiari in queste situazioni è fondamentale: un anziano meno solo è un anziano più sereno e sicuro di sè, capace ancora di trovare ogni giorno un motivo per vivere.

Hai un familiare affetto da depressione e non sai come gestire la situazione? Richiedi una consulenza psicologica on line per capire come affrontare il problema. Se sei in Abruzzo cerca uno psicologo a Pescara Chietichiedi aiuto al mio studio.

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