Immagini violente ed effetti su bambini e adulti

Le immagini violente in tv di attentati e disastri potrebbero provocare effetti devastanti sulla nostra psiche e su quella dei nostri bambini.

Le immagini violente in tv scorrono spesso davanti ai nostri occhi amplificando paure e alimentando le nostre ansie. Telegiornali, computer e smartphone non fanno che riproporre a dismisura le scene traumatiche di quelle tragiche ore.

Quando accade un disastro, che si tratti dell’ennesima alluvione o di un attacco terroristico, i media sono sempre in prima linea per raccontarci nel dettaglio quanto accaduto. I video di quegli attimi angosciosi e terribili vengono proiettati a ripetizione, procurando una pericolosa esposizione a contenuti traumatici. 

Immagini violente: l’effetto sulla nostra psiche

Sono stati condotti molti studi che hanno analizzato gli effetti dell’esposizione alle immagini violente trasmesse dai vari media.

Si è visto ad esempio come la tendenza ad identificarsi con le vittime, anche quando non si è direttamente o indirettamente colpiti dall’evento, possa rivelarsi potenzialmente traumatica.

Quando catastrofi, attentati e gravi incidenti entrano nelle nostre case attraverso i telegiornali e i video trasmessi su YouTube, si possono determinare fenomeni di isteria mediatica collettiva (media hype).

In alcuni casi si arriva persino a quella che gli esperti definiscono una malattia psicogena di massa, arrivando ad attribuire alla catastrofe la causa di problematiche di salute completamente estranee all’evento.

Il livello di suggestione in queste situazioni è molto elevato e i media non fanno che esasperare, piuttosto che sedare il fenomeno.

Approfondisci: Spiegare il terrorismo ai bambini

Immagini violente: le reazioni dei bambini

I bambini reagiscono all’esposizione alle immagini violente in base alla loro età.

  • Fino ai 6 anni sono convinti che quanto stanno osservando in tv stia accadendo proprio in quello specifico momento. Ogni volta che si trovano di fronte allo stesso filmato, credono che stia succedendo di nuovo, per cui  hanno la sensazione che il disastro venga ripetuto all’infinito.
  • Dai 7 ai 12 anni possono sviluppare una certa quota di ansia, pur avendo imparato che le immagini si riferiscono a qualcosa di già avvenuto.

Queste immagini violente colpiscono in maniera molto negativa i bambini, producendo solo insicurezza e paura di perdere i propri genitori.

Spesso potrebbero reagire sviluppando comportamenti aggressivi nel tentativo di gestire le loro ansie. Altri bambini potrebbero al contrario manifestare un bisogno eccessivo di vicinanza fisica al proprio genitore, indice di quanto si sentano in pericolo in quel momento.

Potrebbero manifestarsi incubi notturni, potrebbero svegliarsi di notte piangendo o fare i capricci più del solito. Tutte queste reazioni sono semplicemente il loro modo per esprimere emozioni negative per cui non vanno punite o represse, ma accolte e comprese.

Immagini violente: come proteggere i bambini?

Alla luce di queste osservazioni, risulta pertanto fondamentale controllare il grado di esposizione alle informazioni relative all’evento traumatico.

  • Spegni la tv: evita di esporre inutilmente i bambini alle immagini violente, non costringerli a seguire h24 gli aggiornamenti. Attenzione anche alle conversazioni tra adulti, i bambini comprendono bene quello di cui si sta parlando, non dimentichiamolo.
  • Se fanno domande, spiega loro cosa sta accadendo: è lecito che i bambini possano essere incuriositi, hanno bisogno di capire perchè c’è tutto questo allarme. Utilizza termini semplici, senza entrare troppo nei dettagli.
  • Rassicurali: a loro non importa tanto conoscere l’episodio in sè, quanto sentirsi rassicurati dai loro genitori che non accadrà nulla e che sono al sicuro.

Fino a quando le immagini violente circoleranno in casa a ripetizione, il livello di ansia sarà sempre molto elevato.

Se in famiglia sentite il bisogno di fare qualcosa di concreto per manifestare la vostra vicinanza, organizzate una raccolta, informatevi sulle attività di associazioni e gruppi di volontariato e coinvolgete i figli più grandi.

Questo potrà aiutarvi a gestire i sentimenti di paura tenendo lontano voi e i vostri bambini da quelle inutili e dannose immagini violente.

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  1. Comunque anche nei confronti degli adulti possono sorgere problemi, si pensi all’effetto Werter di emulazione.
    Ad esempio, è noto che quando viene pubblicata la notizia di un suicidio, nei giorni successivi i suicidi aumentano, soprattutto nella fascia d’età della persona riportata nella notizia.
    Insomma, il rischio di sbagliare qualcosa è sempre presente…

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