gestire i capricci dei bambini

I capricci dei bambini a volte mandano in tilt la pazienza di mamma e papà. Scopri come gestirli in maniera efficace senza perdere la calma e ottenendo da subito buoni risultati.

Capricci continui, bambini aggressivi ed arrabbiati spesso mettono i genitori in difficoltà. Questi scenari sono molto più frequenti di quanto si creda.

Ma che significato ha tutta questa rabbia? Come è possibile che un bambino così piccolo riesca a mostrare tutta questa aggressività?

La rabbia è un’emozione primaria, innata e universale. Tutti nasciamo già predisposti a provare rabbia.

Sono molti i significati che possono nascondersi dietro queste reazioni: nella maggioranza dei casi il bambino chiede solo maggiore visibilità e attenzioni, in altri potrebbe essere geloso per l’arrivo di un fratellino.

Ci sono poi le situazioni più delicate e problematiche in cui questa aggressività nasce all’interno di una famiglia dove i conflitti sono all’ordine del giorno e spesso i bambini sono trascurati.

La difficoltà più grande che un genitore si troverà ad affrontare è proprio quella di dover gestire la situazione, controllando le proprie emozioni in risposta al comportamento imprevisto del bambino.

Se poi il bambino si trova nella fase dei “terrible two” (il periodo dai 2 ai 3 anni) è molto frequente che manifesti con la rabbia il suo desiderio di essere indipendente. Sta crescendo e reagisce così quando non riesce ad ottenere ciò che vuole

Quando il bambino è un po’ più grande potrebbero volare anche frasi pesanti come Ti odio” o “Sei la mamma più cattiva del mondo“.

Non è semplice mantenere la calma, a volte si ha paura di perdere quel rapporto unico e speciale con il proprio bambino e spesso il senso di colpa porta a cedere di fronte alle sue richieste.

Temi di non riuscire a risolvere la situazione? Scopri le strategie più efficaci!

Come gestire i capricci dei bambini

Ci sono comportamenti che possono agevolare i capricci e l’aggressività piuttosto che sedarli. Scopriamo insieme quale atteggiamento adottare:

  • Non metterti in sfida con lui: se il bambino urla, non urlare anche tu, altrimenti nel giro di pochi minuti inizierete una guerra su chi alza di più la voce. Non otterrai nulla, se non alimentare ancora di più un contesto di aggressività e tensione.
  • Cerca di mantenere il silenzio e un atteggiamento tranquillo: non farti vedere intimorita o in difficoltà. Non appena il bambino smette di fare i capricci, affronta il discorso e scopri cosa c’è che non va.
  • Attenzione alla gestione del potere: ricorda che tu sei il genitore e che le regole le stabilite tu e il papà. Cedere ai suoi capricci significherebbe perdere l’autorevolezza genitoriale.
  • Non rispondere subito con una punizione: ci sono tanti contesti in cui è necessaria la punizione, ma in questo caso cerca prima di cogliere il significato dei suoi capricci: è stanco, è geloso, si sente solo?
  • Non reprimere la sua rabbia: anche se può metterti in difficoltà, il bambino ha bisogno di sperimentare le sue emozioni negative, lascialo sfogare (sempre nei limiti). Questo gli servirà per iniziare ad avere il controllo sulle sue reazioni.
  • Prova con un abbraccio contenitivo: prova a dare un abbraccio al tuo bambino mentre urla e si dimena. Questo lo aiuterà a tranquillizzarsi perchè percepirà il conforto attraverso il tuo corpo rilassato e si sentirà subito accolto e compreso.

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Impara ad essere un buon genitore

Spesso il genitore si ferma al comportamento esterno, ai capricci, alle urla o ai lunghi silenzi.

Saper coglier il significato di quell’aggressività, dargli una lettura diversa e cercare di capire perché in quel momento il bambino sta avendo quella reazione esagerata è il primo passo da fare per creare una buona relazione.

I bambini costruiscono la loro autostima da piccoli ed è compito del genitore fare in modo che sviluppi nel tempo una buona immagine di sè.

Se alla rabbia si risponde con altrettanta rabbia, alla lunga il bambino potrebbe credere di essere una “pecora nera”, il figlio cattivo e disubbidiente.

E’ così che la relazione genitore-figlio inizia a sgretolarsi e il bambino sente di non essere degno di amore. Ho visto tanti figli convinti di non essere desiderati e tanti genitori esausti e disperati nel non riuscire a comunicare più con il loro bambino.

A volte i genitori si sentono impotenti, pensano di aver rovinato il loro rapporto, di non riuscire più a recuperarlo. Questa è una convinzione errata, basta solo modificare i propri atteggiamenti e imparare a riconoscere le emozioni dei propri figli.

Quando i bambini si sentono accolti e compresi, quando leggeranno nei tuoi occhi che ci sei nonostante tutto, smetteranno di fare la guerra e si tranquillizzeranno.

Anche tu puoi riuscirci, così come ci sono riuscite altre mamme. Anche tuo figlio può essere felice come gli altri bambini. Ogni famiglia merita di trovare la sua serenità.

Probabilmente le soluzioni che hai messo in atto fino ad oggi hanno solo alimentato il problema. Ti piacerebbe conoscere le strategie più efficaci per diventare un genitore migliore?

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