come educare i figli

Educare i figli: dai un’occhiata a questi suggerimenti per tornare a ridere tutti insieme in famiglia.

Educare i figli è il compito primario di ogni genitore: spetta agli adulti garantire tutte le cure e le condizioni necessarie per uno sviluppo sano e armonico dei più piccoli.

Educare non è un compito così facile e scontato, sono tanti i fattori che influenzano il nostro metodo educativo e qui te ne elenco alcuni:

  • il tipo di educazione che abbiamo ricevuto
  • i miti e le convinzioni che abbiamo maturato nel tempo rispetto all’educazione
  • la qualità del rapporto coniugale
  • il tipo di relazione che abbiamo con nostro figlio
  • eventuali problematiche con la nostra famiglia d’origine
  • eventi contingenti che possono renderci particolarmente vulnerabili o stressati in un determinato periodo storico.

Tutto questo ci porta spesso a modificare il nostro stile educativo da un figlio ad un altro, spesso anche in modo vistoso ed eclatante.

Ma quali sono quegli errori più ricorrenti in cui incappano le famiglie durante la crescita dei loro figli?

Il bambino fa i capricci? Ecco una guida da scaricare gratuitamente!

Educare i figli: 7 errori che forse commetti anche tu

Non considerare questi errori come segni rossi sulla tua pagella, ma prendili come spunto e stimolo di riflessione per modificare e limare il tuo metodo educativo. Non esistono genitori perfetti nè supereroi, ma esistono genitori consapevoli e desiderosi di migliorare.

  • Assenza di un fronte comune: i tuoi figli hanno bisogno di sapere che esistono le regole e che mamma e papà sono d’accordo sul comportamento da seguire, su ciò che possono o non possono fare. Se uno di voi due è permissivo, il bambino sfrutterà la situazione per trasgredire ogni volta.
  • Mancanza di chiarezza: una regola non verrà rispettata se non è compresa fino in fondo. Motivate il perchè della norma e spiegate anche quale sarà la punizione in caso di trasgressione.
  • Urla continue: urlare contro un figlio che ha sbagliato non è una buona strategia educativa. Capita a tutti di perdere la pazienza, ma se le urla sono una costante, alimenterai solo tensione in famiglia e il bambino non avrà chiaro cosa è successo.
  • Limitare l’autonomia: i figli vanno sostenuti e guidati, ma crescendo bisogna lasciare sempre più autonomia per evitare che si sentano insicuri di esplorare nuovi ambienti e cimentarsi in nuove esperienze. Essere iperprotettivi procura molti più danni di quanto si creda.
  • Giudicare: bambini e adolescenti sentono il peso delle etichette e dei giudizi. Frasi sprezzanti, nomignoli negativi vanno a ledere la loro autostima sin da piccoli. E’ bene che i figli crescano maturando una concezione positiva di sè.
  • Trascurare le risate: spesso le famiglie dimenticano cosa significa ridere tutti insieme, mentre un clima positivo è fondamentale per uno sviluppo sereno. Create dei momenti di gioco con loro, fate dei disegni, organizzate delle attività di rilassamento da fare tutti insieme.
  • Dare il cattivo esempio: quante volte hai visto genitori nervosi pretendere la calma nei loro bambini? E’ un controsenso! I figli osservano il comportamento di mamma e papà e lo usano come modello, quindi attenzione a quello che facciamo. Educare i figli significa anche dare un buon esempio.

Ti sei ritrovata in qualcuno di questi atteggiamenti? Ora hai la possibilità di confrontarti insieme al partner e vedrai che otterrai dei miglioramenti anche nella relazione con loro.

Vuoi imparare a gestire i capricci di tuo figlio? Clicca qui!

Se vuoi una guida che ti aiuti a impostare un’educazione serena e positiva, leggi la recensione del mio Ebook I bisogni dei bambini: educare in maniera efficace imparando ad ascoltare.

Oppure vai su Amazon e sfoglia direttamente l’anteprima. Se possiedi Kindle Unlimited potrai anche scaricarlo gratuitamente.

Scopri anche:

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Registrati anche alla newsletter